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il blog di davide azzolini

Super 8


Condivido in toto la recensione di Super 8 fatta da Mariarosa Mancuso per il Foglio. In totissimo.

Steven Spielberg e J. J. Abrams si incontrarono parecchi anni fa: il primo cercava un restauratore per i propri filmini in Super 8 rimasti a prender polvere in soffitta, il secondo si offrì di eseguire il delicato lavoro assieme a un amico. Affare fatto e amicizia consolidata: galeotta fu la pellicola Kodak con cui si giravano i filmini delle vacanze, da proiettare tirando giù le tapparelle (quando la pellicola si strappava o sfuggiva dal caricatore c’era comunque il pulviscolo illuminato dalla lampadina). J. J. Abrams cominciò a girare storie casalinghe dopo aver visto al cinema “E. T.” e altri titoli di Spielberg, che per “Super 8” gli fa da produttore. Siamo da sempre convinti che vedere i lavori finiti sia cento volte più interessante che sentire cosa hanno da dire registi e attori, sbirciando nei loro laboratori: nel caso della coppia che fa incontrare la Hollywood degli anni Settanta con la televisione degli anni Zero, una sbirciatina alle riunioni di lavoro l’avremmo però data volentieri, prendendo appunti (altre eccezioni, le potremmo fare per Alfred Hitchcock e Orson Welles). Leggi tutto

buone notizie di fine anno

Tra le migliori notizie nell’ultima Approval Matrix del 2009 del New York Magazine:
- J.J. Abrams ha opzionato Let the Great World Spin per farne un film
- il simpaticissimo Lou Reed ha creato un’applicazione per leggere meglio i contatti della rubrica dell’iphone.