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il blog di davide azzolini

greed is good

Ti prego, Oliver Stone, non rovinare tutto con una pippa retorica terzomondista…
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sanguido

Uno non fa in tempo a ricredersi, ad avere una speranza che subito, alla prima occasione, la cruda, drammatica, schifosa realtà ti ricorda che non c’è spazio per la redenzione in questo mondo.

L’edizione di Sanremo di quest’anno è terrificante da ogni punto di vista. La peggiore di sempre.

Definire la Clerici inadeguata è un complimento: lenta, impacciata persino nel leggere il gobbo, impreparata nelle interviste con gli ospiti (e che ospiti!).

La regia del programma è imbarazzante. Gli stacchi quasi sempre fuori tempo o lunghi. Gli ospiti tutti di serie C , degni di una televisione di paese da terzo-quarto mondo e accolti come superstar.

Il livello medio di canzoni e interpreti è bassissimo. Hanno usato il Cencelli: un pò di ggiovani (che dicono “beibe”), qualcuno dai reality, vecchie cariatidi, un nuovo orripilante trio,… Metà dei brani è composto da un ritornello ripetuto 4-5 volte.

Credo ci sia una sola possibilità per cercare di uscire da questa tragedia. Decretare lo stato di calamità ed affidare anche Sanremo a Bertolaso. Dico sul serio.

the editor who wasn’t there


The Hangover – senza dubbio tra i film più divertenti degli ultimi anni – ha vinto nella categoria commedia agli Eddie Awards dell’American Cinema Editors, i prestigiosi riconoscimenti assegnati per il montaggio. Nelle altre categorie principali i vincitori sono stati The Hurt Locker e UP.

Con il suo lavoro per The Hangover Debra Neil-Fisher, tra l’altro, ha battuto un candidato eccellente: Roderick Jaynes per A Serious Man.

Mr Jaynes non esiste. E’ lo pseudonimo che usano Joel e Ethan Coen quando curano l’editing dei loro film.

sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più

tutti i soldi del presidente

Ottimo e abbondante Christian Rocca qualche giorno fa sul finanziamento della politica a stelle e strisce.

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