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il blog di davide azzolini

the nyt on ms. capacchione

Rachel Donadio su Rosaria Capacchione per il New York Times di ieri.

A Reporter Lands a Slot on Italian Best-Seller Lists and Hit Lists

In Italy, it is called the “Saviano effect,” the intense national focus on the Camorra elicited by Roberto Saviano’s 2006 best seller, “Gomorrah,” which traced the rise of the Campania region’s violent and economically mighty clans.

But while Mr. Saviano, 29, has become a household name – appearing regularly in the Italian news media even after death threats forced him into hiding – others have spent years quietly covering – and uncovering – the same polluted terrain.

One of the most respected is Rosaria Capacchione, a veteran reporter for Il Mattino, a daily newspaper in Caserta, outside Naples, who since the mid-1980s has reported on the short lives, violent deaths and intricate finances of the members of the Camorra’s ruling families, particularly the Casalesi, as those from the town of Castel di Principe are known.

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poi dice che uno si preoccupa

Ecco come la notizia di una presunta minaccia – priva di riscontri – di un prossimo attentato di Al Qaeda alla metro di NY è stata trattata dai siti di quotidiani italiani, americani, francesi (immagini prese tutte allo stesso orario, le 17.50 circa. ndr). 

  

  

  

weekend box office nov 21-23

[source: Box Office Mojo]

un completo, una coca e poi un cono alla nocciola

Lo Chalet Ciro è una di quelle cose che andrebbero studiate nei manuali di gestione aziendale.
E’ lì dagli anni ’50 che sfama generazioni di napoletani con gelati, panini, dolci. E’ davvero tutto buonissimo, ma due cose sono da applauso: l’hambuger completo ed il gelato alla nocciola.
L’ hamburger completo è il migliore a Napoli da quando ormai tanti anni fa ha chiuso il pub del mitico signor Gino in via Morghen al Vomero.
Questo di Ciro è un cheeseburger dall’aspetto compattissimo, come quelli di Poldo di Bracciodiferro. L’hamburger è alto e l’impasto del macinato è arricchito con erbette e spezie. Fenomenale.
Il gelato alla nocciola poi è una cosa rara. Anche gli altri gusti sono ottimi, anzi è famoso per i gusti alla frutta. Ma, si sa, i gusti alla frutta sono comunque serie B.
I tramezzini pure sono buonissimi (quello alla carne più di tutti), così come lo sono i cornetti a colazione.
I camerieri sono sempre gli stessi, signori di mezza età che ne hanno viste di cotte e di crude, con l’affidabilità di un esperto concierge d’hotel sulla cui discrezione sai di poter contare.
La sensazione è quella che danno alcuni vecchi ristoranti o diner a NY.
Inoltre è un perfetto meccanismo a orologeria: ti siedi al tavolino, ordini e dopo un secondo si materializza immancabilmente la coppetta con le olive e quella con sedano e ravanelli freschi insieme alla cocacola. Tempo 10 minuti e ti arriva il completo con la mayonese e il ketchup (che puoi tranquillamente evitare di aggiungere). Quando stai masticando l’ultimo boccone e sei indeciso se bissare, il tuo cameriere intercetta lo sguardo, si avvicina e tu gli chiedi il gelato. Niente coppa, sul cono.
Ciro è aperto dalle 6 alle 2 di notte, tutti i giorni tranne il mercoledi. E naturalmente ogni volta che ho voglia di andarci è mercoledi.

universi paralleli

Tyler Brulé, il genio assoluto dell’effimero e dell’editoria, la cui ultima creatura è lo strepitoso Monocle, è da tempo angustiato dall’angoscioso dilemma esistenziale di trovare la borsa da viaggio perfetta.

Ed ecco la notizia: all’apice della crisi si è rivolto ad un’azienda – udite udite – di Napoli per progettare insieme la “borsa perfetta”. 

Non ci sono riusciti, ed è tornato alla carica con i giapponesi della Porter che già realizzano in esclusiva per Monocle tutta una serie di borse (bellissime) per ogni esigenza. Ma non ancora quella perfetta che, a quanto pare, sarà sfornata a breve. 

Qui c’è la storia raccontata dal diretto interessato nella sua weekly column sul Financial Times: My search for the perfect man-bag.

In mezzo a tutti questi rifiuti solidi urbani ed umani c’è una Napoli parallela che se ne fotte e prova a realizzare per Tyler Brulé la borsa più fica del mondo.

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