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il blog di davide azzolini

barak, woody & paul

Obama rischia purtroppo di finire come Paul Auster e Woody Allen: amati in patria solo da un ristretto circolo di appassionati newyorchesi e acclamati invece come star in paesi tipo Italia e Francia. Potrebbero pensare ad un tour.

never say never

L’altro giorno in un colpo solo hanno vacillato i due pilastri del (mio) pensiero occidentale: l’iPhone e New York.

Sull’orlo dei 40 anni, ho finalmente subito il mio primo scippo. Non a Forcella, né ai Tribunali o Mergellina.

E’ successo in un vagone della linea C della metro, all’apertura delle porte alla fermata 72 Street/Central Park West. Cioè in pieno Upper West Side, dove mi hanno detto gli esterrefatti amici newyorchesi che queste cose non accadevano dai tempi del sindaco Dinkins.

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the mall, central park

Barney Greengrass

clintissimo

Hereafter non è male.

Lo collocherei comunque tra i film recenti “minori” del Maestro – come Changeling e Invictus – ma ha alcune cose proprio belle.

Eastwood racconta le storie delle persone come pochi sanno fare. E a 90 anni continua a girare film sempre diversi.

La maggioranza dei registi in circolazione (anche quelli che potrebbero essere suoi nipoti) non vale un’unghia della sua mano.

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