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il blog di davide azzolini

io cuore napoli

Posted on | 15 maggio 2009 | No Comments

E’ in uscita nelle sale americane un bel documentario dal titolo “Milton Glaser: To Inform & Delight”, lunga ed interessante chiacchierata con uno dei più grandi graphic designer dei nostri tempi. Forse il migliore.

A lui si deve, ad esempio, il logo “I love NY”. La storia è questa. Nel 1977 lo Stato di New York decise di lanciare una campagna promozionale per cercare di risollevare l’immagine della città sprofondata in una pesante crisi economica, sporca, insicura e con un tasso di criminalità da record.ilovenewyork1

Un giorno, mentre era in taxi, Glaser scarabbocchiò sul suo taccuino quello che sarebbe diventato il logo forse più riconoscibile e copiato al mondo, pensando che sarebbe servito solo per una campagna della durata di qualche mese. Tanto che fece il lavoro “pro bono” e non ci ha mai ricavato un centesimo. Nel documentario dice di essere felice di questa cosa.

Comunque, il punto è che con quella campagna New York iniziò la sua risalita: i newyorchesi riscoprirono l’orgoglio di essere tali e decisero di riappropriarsi della loro città. La riscossa. Il resto è storia: la criminalità dilagante fu spazzata via in pochi anni, interi quartieri prima inaccostabili furono completamente trasformati, gli investitori ed i turisti ritornarono come per magia.

Il New York Magazine (cofondato da Glaser nel 1968. ndr) un paio di settimane fa ha dedicato la copertina a tutti coloro che continuano a trasferirsi in città. Oggi più del 50% degli abitanti di NY – ed è un dato impressionante – è composto da uomini e donne che ci sono arrivati dal resto degli USA o da tutto il mondo. L’hanno scelta per la vita.

Napoli vive da qualche tempo una situazione analoga alla Grande Mela degli anni 70: forse una campagna di marketing diretta ai napoletani potrebbe aiutarci ad uscire da questo pozzo nel quali siamo finiti tutti.

Almeno per iniziare ad alzare un pochino la testa.