davaz.it

il blog di davide azzolini

pioggia vera

Immagine anteprima YouTube
Ho rivisto The New World, la storia di Pocahontas raccontata da quel poeta immenso che risponde al nome di Terrence Malick.

Il film è meraviglioso, ma non è di questo che voglio parlare. E’ interessante invece fare un confronto con Avatar. Non solo perchè ne ricalca la storia in buona parte ma soprattutto per gli aspetti produttivi.

Entrambi i film sono il frutto di anni di studio e preparazione. Avatar, come ormai noto a tutti, è stato interamente realizzato grazie ai prodigi di computer grafica e motion capture e gli attori non hanno girato nemmeno una scena in esterni. La fantasia di Cameron ha potuto creare il mondo di Pandora in ogni minimo dettaglio.

Malick invece non solo non adopera effetti speciali, ma rinuncia persino alla luce artificiale. Ha fatto costruire in Virginia il forte degli inglesi con gli stessi materiali e tecniche di quattrocento anni fa. Per interpretare gli indiani Algonchini sono stati selezionati nativi americani provenienti da tutto il continente che si sono allenati per mesi fino ad armonizzarsi in una sola tribù. Hanno girato sotto la vera pioggia torrenziale e con il sole.

Sono un fan convinto di Avatar ma Terrence Malick è proprio un’altra cosa. A dirla tutta, lui gioca in un campionato a parte.

ottimi globes

I Golden Globes non sono nemmeno lontanamente paragonabili per prestigio agli Oscar. Detto questo, i premi 2010 assegnati pochi giorni fa dimostrano che il cinema americano gode di eccellente salute.

Sono saliti sul podio, infatti, James Cameron con il suo Avatar (costato 237 milioni di dollari, ne ha già incassati 1.700…) e Jeff Bridges, meraviglioso protagonista di Crazy Heart (produzione indipendente low-budget uscita nelle sale americane nello stesso weekend, con un incasso però di poco superiore a 2 milioni) con “The Weary Kind”, malinconica e struggente ballata country dalla colonna sonora.

Due “prodotti” quindi agli antipodi da ogni punto di vista che hanno in comune una sola cosa: emozionare.

Tutte queste critiche snob e supponenti ad Avatar sulla storia, il messaggio ambientalista/pacifista, la scarsa originalità etc, mi fanno ridere. Di che cacchio parlate? Ma chi se ne frega della storia! Se non vi siete lasciati coinvolgere dalle mirabilie di questa favola in 3D avete dei problemi seri.